Venerdì, 04 Ottobre 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

2 febbraio: celebrata in Cattedrale la Giornata della Vita Consacrata

TORTONA - Nella cornice della Festa della Presentazione di Gesù al Tempio, sabato 2 febbraio, i religiosi e le religiose della nostra Diocesi si sono dati appuntamento nella Cattedrale di Tortona per celebrare la Giornata della Vita Consacrata, con una S. Messa presieduta da S. Eccellenza Mons. Martino Canessa.

Anche quest’anno l’appuntamento ha visto la partecipazione di molti rappresentanti dei diversi Istituti Religiosi presenti in Diocesi. La Celebrazione Eucaristica, concelebrata da diversi sacerdoti diocesani e religiosi, è stata anche l’occasione per ricordare nella preghiera coloro che, nel corso del 2013, celebreranno un particolare anniversario di professione religiosa, 25°, 50°, 60°, 70° fino ad un 75° e, addirittura ad un 80°, quelli di due Suore Benedettine della Divina Provvidenza. A tutti loro il Vescovo ha rivolto “il ringraziamento della Chiesa per il bene che hanno operato in tanti anni nei vari posti dove l’obbedienza li ha condotti”.

Nella sua omelia Mons. Canessa ha messo in evidenza il parallelismo tra la Festa della Presentazione di Gesù  al Tempio e la Giornata della Vita Consacrata: “Quaranta giorni dopo la nascita, Giuseppe e la Madonna portano Gesù al tempio per offrirlo al Signore, come era stato stabilito dalla legge di Mosè.
Con questo gesto riconoscono che Gesù, loro figlio, appartiene al Padre. L’offerta è in sintonia con l’atteggiamento che Gesù terrà per tutta la vita. Il Gesù dei Vangeli, infatti, ha avuto un unico progetto: fare solo ciò che stava a cuore al Padre, essere totalmente suo, nella più completa disponibilità… Questo pomeriggio vi ritrovate in Cattedrale per ringraziare il Signore di avervi chiamati alla vita consacrata e siete qui per riconsegnare voi stessi, voi stesse a Dio, desiderando che la vostra vita appartenga a Lui”.

Il nostro Vescovo ha proseguito la sua omelia ricordando l’importanza della vita religiosa come testimonianza di fede vissuta nell’ascolto della Parola, nella preghiera e nella centralità di Dio nella vita dei consacrati.
Di fronte all’indifferenza e, a volte, addirittura all’ostilità del mondo, i consacrati sono il richiamo alla nostalgia di Dio, che alberga nel cuore di ogni uomo. Infine, il Vescovo ha ricordato a tutti i presenti le parole del Papa: “Donne e uomini consacrati, vivete pienamente la vostra dedizione a Dio per non lasciare mancare a questo mondo un raggio della divina bellezza che illumini il cammino dell’esistenza umana.
I cristiani, immersi nelle occupazioni e nelle preoccupazioni di questo mondo, ma chiamati anch’essi alla santità, hanno bisogno di trovare in voi cuori purificati che nella fede vedano Dio”.

Festeggiare la vita religiosa il giorno della “Candelora” vuol dire mettere in evidenza la necessità di consumare completamente la propria vita nel servizio di Dio, come le candele del Rito della Luce con cui si è aperta la Celebrazione Eucaristica e, ancora di più, come il cero acceso, portato da una suora in sedia a rotelle durante la processione offertoriale.
Essere luce del mondo significa, per i religiosi, essere capaci di vivere e trasmettere una luce interiore, più forte di ogni tenebra, di cui è stata segno eloquente per tutti i presenti la lettura in braille della Prima Lettura, da parte di una Suora non vedente delle Sacramentine.

La varietà di Famiglie Religiose presenti nella Diocesi di Tortona, con i loro diversi carismi, provenienze geografiche e apostolati specifici, possa essere per tutti il simbolo dell’universalità della Chiesa chiamata ad annunciare Cristo anche attraverso il dono prezioso della vita consacrata.

Suor Marta Gadaleta

Data: 06/02/2013



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