La professione di Sr. Sara Fedele
Sabato mattina Sara Fedele, ragazza tortonese di ventinove anni, ha fatto il voto di professione temporanea di clausura, nell’ordine delle Sorelle Povere di Santa Chiara, nel monastero Santa Lucia, delle Clarisse di Città della Pieve.
La funzione è stata officiata da Mons. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e da altri sacerdoti, tra i quali il parroco del Duomo di Tortona, Mons. Carlo Curone, accompagnato da un gruppo di parrocchiani.
La giovane suora era entrata come probante nel convento di clausura il 16 dicembre 2007, dopo due anni ha iniziato il periodo di noviziato, che si è concluso nella primavera di quest’anno.
La professione temporanea dura tre anni, un periodo che porterà ai voti definitivi.
La professione solenne è stata condivisa con la mamma Sandra, gli amici de i parenti della giovane suora, tra le consorelle, la Badessa Elena Francesca
Beccaria, tortonese, entrata nel monastero nel 1988, dopo molti anni di assenza di vocazioni, tra le consorelle anche suor Barbara di Codevilla, che già da un anno
ha fatto il voto di professione temporanea.
La vocazione della Badessa, è stata successiva al suggerimento di un sacerdote
che, di passaggio presso la cittadina umbra, aveva consigliato alle monache di
pregare nella loro novena di preghiera don Orione. Da allora non sono più mancate le vocazioni al Santa Lucia.
Quest’anno cade l’ottavo centenario della Consacrazione di Santa Chiara, celebrazione del centenario che si è aperta ufficialmente il 16 aprile scorso, la consacrazione della santa è avvenuta otto secoli fa.
L’11 agosto 2012, Santa Chiara, si chiude l’anno a lei dedicato, chi entra in
uno dei complessi delle clarisse, partecipa alla comunione, e si confessa entro
quindici giorni dalla visita, riceve l’assoluzione plenaria.
La commovente professione temporanea si è svolta dopo che la novizia, in risposta all’appello dell’arcivescovo Bassetti ha risposto:
“Mi hai chiamato: eccomi Signore”.
La neoprofessa, dopo le interrogazioni, in ginocchio, ha posto le sue mani in
quelle della madre badessa, leggendo la formula da lei scritta ha fatto voto di castità, povertà e obbedienza, in regime di clausura, affidandosi con tutto il cuore
alla famiglia delle sorelle povere di Santa Chiara.
La giovane suora, dal velo bianco, è stata poi investita del velo nero, posto sul capo dalla badessa Elena Francesca.
Ha ricevuto il libro della Regola e il crocifisso, simboli della vita evangelica da
lei intrapresa. Gli occhi di Suor Sara Fedele emanavano una luce speciale, uno sguardo consapevole e felice della scelta di vita nell’esempio cristiano
di Santa Chiara. Le monache clarisse di Città della Pieve, oltre alla preghiera, ai lavori all’interno del monastero, curano anche una rivista Forma Sororum, disponibile al sito internet www.clarissecdp.it.
Annamaria Dall’Aglio (fonte: il Popolo)
Data: 10/07/2011