La nuova chiesa Maria Regina a Serravalle Scrivia - Il Vescovo per la solenne dedicazione
SERRAVALLE SCRIVIA - Giovedì 4 ottobre si è svolta la cerimonia di dedicazione della chiesa del Centro Pastorale.
La celebrazione è stata preceduta dalle prolusioni dell’architetto Leoni, progettista, con padre Costantino Ruggeri del Centro Pastorale, e del sindaco di Serravalle Alberto Carbone.
Nei due interventi è stata tracciata la storia dell’opera.
L’architetto Leoni si è particolarmente soffermato sul ricordo del compianto padre Costantino, al cui genio si devono tutti gli effetti innovativi dell’opera.
Il sindaco Carbone, nel suo intervento, ha ricordato le figure di tre precedenti parroci di Serravalle: don Angeleri che con lungimiranza, circa trent’anni fa, acquistò il terreno; Mons. Bovone che diede inizio ai lavori ma non li vide compiuti per la sua prematura scomparsa e don Bruniera che ha portato, pur se fra mille difficoltà e qualche polemica di troppo, a compimento questo bellissimo e funzionale complesso.
Il sindaco ha concluso il suo intervento augurando, a nome suo e dall’Amministrazione Comunale, alla nuova chiesa e al Centro Pastorale di poter diventare in brevissimo tempo, oltre che un frequentatissimo luogo di culto, anche un centro di aggregazione e socializzazione importante per il quartiere di Ca’ del Sole che ormai conta quasi duemila abitanti.
Ha presieduto la cerimonia di Dedicazione il Vescovo di Tortona Monsignor Martino Canessa, che ha concelebrato con don Francesco Larocca e Don Luca Gatti.
Presenti molti confratelli, tra i quali don Giuseppe Bruniera, don Augusto Piccoli (già vice parroco a Serravalle), don Marco Daniele (rettore del Seminario interdiocesano), alcuni seminaristi e le Confraternite Serravallesi e quella di Cassano Spinola.
Presenti le autorità civili e militari del territorio serravallese e un grandissimo numero di fedeli. L’evento era molto atteso dagli abitanti di Ca’ del Sole in particolare, e dall’intera comunità locale.
Il Vescovo ha avuto parole iniziali di ringraziamento per tutti. Grato ricordo per don Angeleri, Mons. Bovone e don Bruniera a cui ha ribadito il suo affetto; incoraggiamento e sprone per i nuovi parroci di Serravalle don Francesco e don Luca e, per loro, anche la sua gratitudine per essersi impegnati ad aprire al culto la nuova chiesa in tempi brevissimi dal loro insediamento.
Durante l’omelia Monsignor Martino Canessa si è particolarmente soffermato sul significato di chiesa intesa come luogo di preghiera. Ha ricordato che la preghiera a Dio non è un monologo, un susseguirsi d’invocazioni e di richieste ma è anche - e soprattutto - un dialogo con il Signore.
E la chiesa è il luogo per eccellenza nel quale disporsi all’ascolto della Parola di Dio, aprendo il proprio cuore alla Parola. L’ascolto della Parola di Dio è la parte essenziale della preghiera, dunque il luogo di culto deve essere utilizzato da tutti in questo senso.
Riferendosi poi alle opere annesse alla nuova chiesa, nell’auspicare che la loro utilizzazione da parte della comunità dei fedeli serravallesi avvenga il prima possibile, ha raccomandato un’utilizzazione responsabile e rispettosa dei tanti sacrifici - anche economici - che quest’opera è costata.
Un bonario accenno, infine, alle polemiche che hanno acceso sin dalla posa della prima pietra alcuni serravallesi circa l’opportunità della realizzazione di questo Centro Pastorale, e l’invito a tutti a smorzare ogni sterile critica, ringraziando il Signore di avere un Centro Pastorale all’altezza dei tempi.
Il saluto finale di don Francesco: “Abbiamo fatto l’Italia, ora dobbiamo fare gli Italiani, disse qualcuno; parafrasando: abbiamo fatto la chiesa ora dobbiamo far in modo che diventi Chiesa con la C maiuscola”.
Data: 12/10/2012
