Buon onomastico al Vescovo Martino
TORTONA - Venerdì 9 novembre in Seminario c’è la folla delle grandi occasioni.
Si festeggia San Martino, onomastico del Vescovo; si raccolgono le associazioni del volontariato civile e religioso; si onorano particolari occasioni: il cinquantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale di Mons. Pier Giorgio Pruzzi, Vicario Generale della Diocesi e alcune onorificenze pontificie: i nuovi monsignorati a tre presbiteri e l’onorificenza Pro Ecclesia et Pontifice all’Economo Diocesano.
In prima fila, accanto ai sindaci di Tortona e di Viguzzolo e altre autorità civili e militari, prendono posto i responsabili e i testimoni del volontariato civile e religioso, mentre le bandiere, gli stemmi e le divise degli stessi rendono varia e colorata l’assemblea; tra la gente poi i tanti impegnati quotidianamente nel servizio alle nostre comunità e alle associazioni e movimenti: un vivaio variegato e luminoso; attorno al Vescovo ci sono così tutti coloro che fanno del bene e si impegnano per rendere il nostro mondo più sereno e vivibile.
All’altare Mons. Vicario, Mons. Marco Daniele assieme ai chierici del Seminario.
Inizia la celebrazione con molto calore.
Mons. Pruzzi dà la chiave per leggere il momento: una tradizione di famiglia, riunita attorno al Padre per esprimere un grazie e formulare un augurio, un augurio che all’unisono sale dall’intera assemblea. La sensazione è proprio quella di trovarsi davanti ad un vivaio botanico: infatti la cappella del Seminario si presenta come un giardino, dove lo Spirito di Dio ha suscitato con mirabile fantasia molte esperienze di bene e di servizio.
Ogni esperienza è diversa dall’altra ma questa sera un fulcro comune le raccoglie tutte: la celebrazione eucaristica, presieduta dal Vescovo.
È proprio Mons. Canessa durante l’omelia ad avere una parola di stima e di riconoscenza per tutti i presenti richiamando San Martino, il santo della carità.
Collega quindi la figura del popolare santo all’anno della fede chiedendosi: “Che rapporto c’è tra la fede e la carità e il servizio?”. “Lo spiega - continua il Vescovo - san Giovanni nel suo Vangelo: Gesù per l’ultima volta cena con i suoi apostoli, prima della Passione.
Ricorderete che compie il gesto della lavanda dei piedi”. Annuncia poi il suo comandamento: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”.
Il servizio anche se in origine non parte da motivazioni religiose, è certamente strada che conduce a Gesù.
Naturalmente esso deve però avere le caratteristiche stesse del servizio di Gesù: concretezza, trasparenza e soprattutto gratuità.
Al termine della celebrazione il momento festoso: Mons. Canessa, a nome della Diocesi, esprime riconoscenza a Mons. Pruzzi e offre in dono una preziosa medaglia e una targa con l’effigie della Cattedrale.
Vengono poi indicati i nuovi Monsignori, tecnicamente chiamati Cappellani di Sua Santità, papa Benedetto XVI.
Ad essi il Vescovo consegna la pergamena di nomina, chiamandoli per nome:
Mons. Luigi Quaglini, canonico della Chiesa Cattedrale,
Mons. Marco Daniele, rettore del Seminario Interdiocesano,
Mons. Mario Balladore, cancelliere della Diocesi.
È segnalato poi il Diacono Ernesto Stramesi, Economo della diocesi, decorato con la medaglia Pro Ecclesia et Pontifice, anch’essa prestigiosa onorificenza pontificia.
Scroscianti applausi scandiscono il gioioso momento, finché Mons. Pruzzi a nome di tutti, dice semplicemente grazie e invita ad un momento di fraternità, preparato dalla scuola alberghiera dell’Istituto Santachiara, occasione per auguri e saluti personali al Vescovo e ai festeggiati.
Claudio Baldi
Data: 16/11/2012