Venerdì, 04 Ottobre 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

NATALE DEL SIGNORE

NATALE DEL SIGNORE

LE LETTURE (MESSA DELLA NOTTE)

PRIMA LETTURA (Is 9,1-6)
Ci è stato dato un figlio.

Dal libro del profeta Isaìa

Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 95)
Rit: Oggi è nato per noi il Salvatore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.

SECONDA LETTURA (Tt 2,11-14)
È apparsa la grazia di Dio per tutti gli uomini.

Dalla lettera di san Paolo Apostolo a Tito

Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.

VANGELO (Lc 2,1-14)
Oggi è nato per voi il Salvatore.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

LA BEATA

Beata Sara Salkahazi

1/Sara.jpgChiudiamo il 2022 raccontando la storia della Beata Sara Salkahazi, religiosa professa dell’istituto delle Suore dell’Assistenza Sociale, martire, uccisa in odio alla sua opera di difesa degli ebrei il 27 dicembre 1944. Sarolta Klotild (suo nome originario), nacque nel territorio dell’odierna Slovacchia, a Kosice, l’11 maggio 1899, da una famiglia borghese di origini tedesche. Da giovane svolse molti lavori, incluso quello di rilegatrice, di reporter e anche di editrice di quotidiani. In questi anni in cui propendeva per l’ateismo, si fidanzò, ma la storia finì presto.

Nel 1929 entrò nella Società delle Suore Sociali, fondata in Ungheria nel 1923 da Margit Slachta. Professò i voti solenni nel 1930. Il suo sogno era di partire come missionaria in Brasile, ma a causa del suo carattere ritenuto “difficile” e dello scoppio della seconda guerra mondiale rimase a casa.

Organizzò il lavoro caritativo, la catechesi, tenne conferenze, fondò associazioni per ragazze e la rivista “La donna cattolica”. La sua attività si estese ai territori dell’attuale Ungheria, Slovacchia, Ucraina e Romania. Durante gli ultimi mesi della seconda guerra mondiale, aiutò centinaia di ebrei a trovare rifugio in un edificio appartenente alle Suore dell’Assistenza Sociale a Budapest.

Come sorella responsabile del-la casa, il 14 settembre 1943 fece una promessa segreta a Dio in presenza del suo superiore: di essere pronta al proprio sacrificio nel caso in cui questa sua scelta avesse danneggiato le sue Sorelle.

Il testo della promessa è conservato tuttora nel suo diario.

Il 27 dicembre 1944 fu denunciata alle autorità da una donna che lavorava nella casa delle suore, fu catturata, insieme agli ebrei che nascondeva, dai membri del partito nazionalsocialista ungherese. Sara era fuori nel momento in cui i nazisti fecero irruzione e poteva scappare, ma decise di tornare.

I prigionieri furono portati sulle rive del Danubio, e fucilati insieme a quattro donne ebree e un cristiano che non faceva parte dell’ordine. Prima che rimbombassero nell’aria gli spari del plotone d’esecuzione Sara si girò con tranquillità verso i suoi giustizieri, li guardò per un istante negli occhi, si inginocchiò e, alzando gli occhi al cielo, si fece un ampio segno della croce. La sua uccisione fu scoperta nel 1967 e il corpo mai ritrovato. È annoverata tra i Giusti tra le nazioni. È stata beatificata il 17 settembre del 2006 a Budapest.

Daniela Catalano

Data: 25/12/2022



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