Venerdì, 29 Marzo 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO  Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo

LE LETTURE

PRIMA LETTURA (2Sam 5,1-3)
Unsero Davide re d’Israele.

Dal secondo libro di Samuèle

In quei giorni, vennero tutte le tribù d’Israele da Davide a Ebron, e gli dissero: «Ecco noi siamo tue ossa e tua carne. Già prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi e riconducevi Israele. Il Signore ti ha detto: “Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai capo d’Israele”».
Vennero dunque tutti gli anziani d’Israele dal re a Ebron, il re Davide concluse con loro un’alleanza a Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re d’Israele.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 121)
Rit: Andremo con gioia alla casa del Signore.

Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!

È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.

SECONDA LETTURA (Col 1,12-20)
Ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési

Fratelli, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce.
È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre
e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore,
per mezzo del quale abbiamo la redenzione,
il perdono dei peccati.
Egli è immagine del Dio invisibile,
primogenito di tutta la creazione,
perché in lui furono create tutte le cose
nei cieli e sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potenze.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose
e tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.
Egli è principio,
primogenito di quelli che risorgono dai morti,
perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.
È piaciuto infatti a Dio
che abiti in lui tutta la pienezza
e che per mezzo di lui e in vista di lui
siano riconciliate tutte le cose,
avendo pacificato con il sangue della sua croce
sia le cose che stanno sulla terra,
sia quelle che stanno nei cieli.

VANGELO (Lc 23,35-43)
Signore, ricordarti di me quando entrerai nel tuo regno.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto».
Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male».
E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

LA BEATA

1/Beata-Francesca-Siedliska.jpgBeata Franciszka Siedliska

La Beata di questa settimana è Franciszka Siedliska, religiosa polacca più nota come Maria di Gesù Buon Pastore, fondatrice della congregazione delle Suore della Sacra Famiglia di Nazareth e beatificata nel 1989 da Giovanni Paolo II.

La Chiesa la celebra il 21 novembre, suo dies natalis. Nacque nel castello di Roszkowa Wala presso Varsavia il 12 novembre 1842, in una famiglia di antica nobiltà polacca.

Crebbe in un ambiente caratterizzato da indifferenza religiosa e fu una sua istitutrice che le insegnò anche a pregare. Quando la madre si ammalò implorò la Madonna per la sua guarigione e la ottenne. Mentre assisteva la madre a Varsavia, incontrò nel novembre 1854 il padre cappuccino Leandro Lendzian di origine lituana e fra i due s’instaurò una intesa spirituale. Mentre il padre pensava a farla sposare, la beata cominciò a maturare la sua vocazione religiosa. Nell’autunno del 1860 la madre l’accompagnò per cure a Merano, poi in Svizzera e infine a Cannes in Francia. Fece ritorno in Polonia nel 1865 e vi rimase fino alla morte del padre nel 1870.

Padre Lendzian, il 12 aprile 1873, quando lei aveva 31 anni, le disse chiaramente che era volontà di Dio, che iniziasse la fondazione di una nuova famiglia religiosa. Lei, pur stupita della richiesta, non oppose resistenze e cominciò l’opera con la madre e due anziane terziarie francescane. A causa dell’opposizione del Governo russo, non poté aprire in Polonia la Casa Madre e allora partì per Roma per presentare il programma della congregazione delle Suore della Sacra Famiglia di Nazareth a Pio IX. Il 1° ottobre 1873, fu ricevuta dal Pontefice che ne approvò la nascita.

La prima casa fu aperta a Roma e nel 1874, in via Merulana dove si stabilì, in seguito la Casa Madre fu in via Macchiavelli. La nuova famiglia di religiose si proponeva di imitare la vita nascosta e tutte le virtù della Sacra Famiglia di Nazareth. La prima domenica di Avvento del 1875 fu ufficialmente fondato il nuovo istituto, con le prime novizie e il 1° maggio 1884 la fondatrice e le prime compagne fecero la professione religiosa. In quest’occasione Francesca prese il nome di suor Maria di Gesù Buon Pastore. Decise di essere vicina alle famiglie polacche emigranti negli Stati Uniti e così nel 1885, 1889 e 1896 vi si recò aprendo tre Case a Chicago; fece lo stesso nel 1892 a Parigi e nel 1895 a Londra. Debilitata, andò a trascorrere un periodo di riposo presso le Benedettine di Subiaco, tornando a Roma il 16 ottobre 1902. Il 15 novembre fu colpita da peritonite acuta e il 21 novembre 1902 morì a 60 anni. La sua tomba si trova nella Cappella della Casa Generalizia a Roma.

Daniela Catalano

Data: 19/11/2022



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