Alla presenza del Signore e nella sua Parola c’è la salvezza

TORTONA - Mercoledì 15 giugno gli impiegati degli Uffici della Curia vescovile, alle ore 9, hanno partecipato alla Messa nella cappella dell’Episcopio celebrata dal vescovo.
Nell’omelia, Mons. Marini, si è soffermato sulla prima lettura tratta dal libro dei Re nella quale si narra del rapporto tra il profeta Elia ed Eliseo, maestro e discepolo, simbolo del rapporto che ciascuno è chiamato ad avere con il Signore.

«Ascoltando il brano si comprende – ha detto – che le preoccupazioni di Eliseo sono due: il rimanere vicino ad Elia e godere della sua presenza e fare tesoro della parola ascoltata da lui. Queste devono essere anche le nostre due grandi preoccupazioni spirituali.

Ognuno di noi può essere discepolo di Gesù nella misura in cui rimane alla sua presenza e per questo sostiamo in silenzio e preghiera davanti al Signore ed è chiamato come Eliseo ad ascoltare la Parola che infonde coraggio, illumina i problemi e le difficoltà della vita e dà gioia lungo il cammino».
Nel passo si racconta anche che Elia a un certo punto apre le acque del Giordano che i due attraversano. Questo segno richiama il mar Rosso che si apre davanti a Mosè consentendo al popolo di passare dalla schiavitù alla libertà.
«Soltanto quando stiamo alla presenza del Signore e ne ascoltiamo la parola – ha concluso Mons. Marini – possiamo fare l’esperienza di questo passaggio di salvezza che ci porta alla vera vita».

Hanno concelebrato il vicario generale mons. Mario Bonati, mons. Mario Balladore, don Stefano Calissano, don Paolo Padrini e don Augusto Piccoli che proprio il 15 giugno ha ricordato il suo 19° anniversario di ordinazione presbiterale.
Al termine è iniziata l’Adorazione silenziosa che si è protratta fino a mezzogiorno e si è conclusa con la benedizione eucaristica e la recita del Salve

Daniela Catalano

Data: 17/06/2022

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