Via Crucis in memoria dei Missionari Martiri
Dal Crocifisso Gesù abbraccia il Padre e noi
TORTONA - Il 25 marzo, alle ore 21, in cattedrale, all’interno della “24 Ore per il Signore”, il vescovo ha partecipato alla Via Crucis del venerdì, durante la quale sono stati ricordati i Missionari Martiri che la Chiesa ha celebrato nella giornata mondiale del 24 marzo.
A differenza delle volte precedenti, la croce non è stata portata attraverso le diverse stazioni, ma i fedeli sono rimasti fermi dinanzi al Signore presente nella Santissima Eucaristia, esposta per l’adorazione.
A guidare la preghiera è stato don Stefano Calissano, direttore dell’Ufficio Missionario diocesano.
Al termine, prima della benedizione finale, Mons. Guido Marini ha offerto alcuni spunti per la meditazione, sottolineando come «nella Santissima Eucaristia è presente il Signore, risorto da morte, ma con i segni della passione». E «guardando a Lui nell’Eucaristia – ha detto – guardiamo al cuore il Crocifisso, sebbene risorto e vivo.
E il Crocifisso ci parla di una dimensione verticale e di una dimensione orizzontale. La dimensione verticale è quella per la quale Gesù ha consegnato se stesso al Padre con fiducia e amore incondizionati».
Quella orizzontale è data dal suo amore sconfinato per ogni persona.
«Il Crocifisso – ha aggiunto – è un grande abbraccio di amore infinito che Gesù dà al Padre e che dà a noi».
Il vescovo, ricordando i missionari martiri – «coloro che per il Signore e per la fede hanno dato la vita e versato il sangue» – ha spiegato chi è il martire: «Colui ama come il crocifisso, colui che ama Dio sopra ogni cosa, ama sino alla fine gli altri e si dimentica di sé».
Citando sant’Ignazio di Antiochia che, mentre andava incontro al suo martirio, si dichiarava discepolo di Gesù perchè aveva incontrato il Risorto Crocifisso, ha invocato dai Santi Martiri l’intercessione a vivere con la stessa intensità la propria fede.
Data: 01/04/2022