Giovedì, 28 Marzo 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

LE LETTURE

PRIMA LETTURA (Gen 2,18-24)
I due saranno un’unica carne.

Dal libro della Gènesi

Il Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda».
Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma per l’uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse.
Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo.
Allora l’uomo disse:
«Questa volta
è osso dalle mie ossa,
carne dalla mia carne.
La si chiamerà donna,
perché dall’uomo è stata tolta».
Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 127)
Rit: Ci benedica il Signore tutti i giorni della nostra vita.

Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.

La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa.

Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.

Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!
Possa tu vedere i figli dei tuoi figli!
Pace su Israele!

SECONDA LETTURA (Eb 2,9-11)
Colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti.
Conveniva infatti che Dio – per il quale e mediante il quale esistono tutte le cose, lui che conduce molti figli alla gloria – rendesse perfetto per mezzo delle sofferenze il capo che guida alla salvezza.
Infatti, colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli.

VANGELO (Mc 10,2-16)
L'uomo non divida quello che Dio ha congiunto.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».
Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.

I SANTI MARTIRI

1/martiri brasile.jpg30 Martiri del Brasile

Il 16 luglio 1645, nella chiesa della Madonna delle Candele a Cunhaú, nello Stato del Nord-Est del Brasile, furono massacrati 69 fedeli e il parroco, Padre André de Soveral.

Alcuni mesi dopo, furono uccisi altri fedeli della parrocchia della Madonna della Presentazione di Natal, insieme al parroco don Ambrosio Francisco Ferro. Padre de Soveral, don Ferro, il laico Mateus Moreira e altri 27 compagni di cui furono rintracciati i nomi sono stati canonizzati da Papa Francesco il 15 ottobre 2017.

Il 3 ottobre ricorre la memoria liturgica di tutti e trenta insieme sono considerati i protomartiri del Brasile. Padre André de Soveral nacque nel 1572 a São Vicente, nell’Isola di Santos in Brasile, oggi compresa nello Stato di San Paolo.

Studiò nel Collegio dei Bambini di Gesù, fondato dai Gesuiti nel 1553. A 21 anni, il 6 agosto 1593, entrò nella Compagnia di Gesù. Nel 1606 fu inviato fra gli indios del Rio Grande do Norte, insieme a padre Diego Nunes.
Divenne membro del clero diocesano dopo essere uscito dalla Compagnia di Gesù. Ricevette poi l’incarico di parroco della parrocchia della Madonna delle Candele o della Purificazione a Cunhaú. Domenica 16 luglio 1645, don André aveva riunito i fedeli per la celebrazione della Messa.
Erano circa 69 persone, in maggior parte contadini e operai addetti alla lavorazione della canna da zucchero, tutte di Cunhaú. Dopo la consacrazione, irruppe nell’edificio una schiera di soldati olandesi con parecchi indios armati, delle tribù dei Tapuias e dei Patiguari: sbarrarono le porte e cominciarono ad aggredire i presenti.
Don André, che aveva 73 anni, interruppe la celebrazione e fece recitare ai fedeli le preghiere degli agonizzanti. Furono tutti massacrati a colpi di spada, meno cinque fedeli portoghesi, che furono presi in ostaggio e portati al Forte olandese dei Re Magi.

Dei martiri laici si conosce il nome di uno solo, Domingos de Carvalho. I cadaveri furono depredati di abiti e oggetti preziosi.

Il 3 ottobre 1645, fu la volta dei fedeli della parrocchia della Madonna della Presentazione di Natal, dove era parroco don Ambrosio Francisco Ferro.

I cattolici di Natal cercarono di mettersi in salvo in improvvisati rifugi, ma invano. Fatti prigionieri, furono trasferiti nei pressi di Uruaçu, dove li attendevano i soldati olandesi e circa 200 Indios, che odiavano i cattolici. I fedeli e il loro parroco furono seviziati e sottoposti a orribili mutilazioni.

Daniela Catalano

Data: 02/10/2021



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