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OFTAL: il pellegrinaggio della “ripartenza”

OFTAL: il pellegrinaggio della “ripartenza”

Dal 23 al 26 luglio l’OFTAL diocesana con il presidente Carlo Cebrelli ritorna alla grotta di Lourdes

TORTONA - Il presidente nazionale dell’OFTAL, mons. Paolo Angelino, il mese scorso, quando sono ripresi i pellegrinaggi a Lourdes dopo quasi due anni di pausa, ha esortato tutti gli associati a farlo «in sicurezza con piccoli e curati gruppi».
La diocesi di Tortona, che vanta una lunga tradizione di viaggi alla grotta di Massabielle, si è subito attivata per partire nel pieno rispetto di tutte le norme anti Covid.
L’OFTAL sarà a Lourdes da venerdì 23 a lunedì 26 luglio e a guidare il pellegrinaggio sarà il nuovo presidente Carlo Cebrelli, medico e oftaliano da molti anni, eletto lo scorso autunno. Con lui ci saranno circa 80 persone tra dame, barellieri e pellegrini che si recheranno ai piedi dei Pirenei per vivere pienamente il tema scelto per il 2021: “Io sono l’Immacolata Concezione” che riprende le parole con cui Maria rivela chiaramente la sua identità a Bernadette.

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Prima della partenza, è proprio il presidente Cebrelli a raccontarci come si svolgerà il pellegrinaggio 2021.
«Dopo un anno di sospensione delle attività associative a causa della pandemia, siamo pronti a riprendere con maggiore convinzione la nostra attività. – dichiara Cebrelli – Quello che stiamo organizzando è il “pellegrinaggio della ripartenza”, per raggiungere l’amata Lourdes, rispondendo allo stesso invito rivolto dalla Vergine Maria a Bernadette.
Riprendere significa ritornare per accompagnare i pellegrini, gli ammalati, il personale e quanti desiderano condividere questa grande esperienza».

A causa delle restrizioni da parte delle strutture, della riduzione del personale e della bolla sanitaria, a Lourdes non saranno portati gli ammalati come negli anni passati. A questo proposito, però, Cebrelli tiene a precisare che «ammalati non sono solo quelli che hanno problemi fisici ma anche coloro che soffrono nell’anima, forse segnati dalla perdita di un parente o dall’aggravarsi della situazione pandemica.
Sono questi che oggi si affidano a noi per godere del dono della solidarietà e della ricerca della pace interiore. Cogliamo il dono di Lourdes per un rinnovamento spirituale, per guardare i nostri limiti, le nostre vanità e interrogarci su come viviamo le finalità dell’associazione».
Il presidente ci ha illustrato quali sono le normative previste in tempo di pandemia che dovranno essere seguite dai partecipanti, secondo gli standard stabiliti dalla carta verde europea.

«Personale, medici, pellegrini e ammalati in partenza saranno suddivisi fra aereo, bus e mezzi propri.

I bus saranno riempiti al 50% della capacità di accoglienza. Per viaggiare in sicurezza ogni partecipante deve essere munito dei documenti personali e della tessera sanitaria nazionale, e, in caso di necessità, dei farmaci di uso personale in quantità sufficiente per la durata del pellegrinaggio. Le dame e i barellieri viaggeranno in divisa.

Dal 1° luglio è in vigore il “Green pass europeo”, che certifica l’avvenuta vaccinazione completa e che fornisce alcune chiare indicazioni. Questo deve essere scaricato a cura dei partecipanti. In mancanza di esso, occorre fare un tampone con esito negativo entro le 72 ore precedenti e al ritorno, come predisposto dalla sede centrale dell’Oftal, eseguire un test antigenico 24/48 ore prima della partenza, presso una farmacia convenzionata, a totale carico del Sistema Nazionale francese.

Alla partenza dall’Italia a ogni partecipante sarà controllata la temperatura corporea mediante termometro ad infrarossi e sarà verificato il possesso del green pass europeo o del certificato negativo al Covid.

L’assenza di uno di questi requisiti comporterà l’impossibilità a partire. L’uso delle mascherine non è più obbligatorio, ma se ne consiglia sempre l’uso a scopo prudenziale e per tutelare la salute di tutti». Quello che sta per partire, secondo il presidente dell’OFTAL, sarà «un pellegrinaggio diverso, forse più spirituale, in base alle motivazioni di ciascuno di noi.

Sono, però, certo che a noi oftaliani non è mai mancata la voglia di riunirci e di andare insieme alla grotta. Anzi, la pausa forzata l’ha fatta addirittura aumentare».

Carlo Cebrelli, figlio dell’indimenticato Danilo, ha realizzato il suo primo pellegrinaggio a Lourdes nel 1965, proprio quando, il 23 luglio, avvenne la guarigione inspiegabile di suor Luigina Traverso, religiosa diocesana, che poi il Bureau Medical ha ufficialmente riconosciuto, l’11 ottobre del 2012, come il 68° miracolo di Lourdes.

Suor Luigina, da allora, è sempre stata un’instancabile pellegrina oftaliana e sarà presente anche quest’anno con il suo sorriso e la sua dolcezza.

A lui che, dal 1965 ad oggi ha partecipato a circa 45 pellegrinaggi OFTAL, abbiamo chiesto cosa vede nel futuro del suo mandato.

«Il compito che ci attende – afferma – è arduo e allo stesso tempo stimolante, in quanto ci è chiesto di ripensare alle finalità, al futuro dell’associazione, al modo di viverla e a come rilanciare le attività sul territorio. Tutto questo dipenderà molto dall’evolversi della situazione sanitaria».

«Noi partiamo in 80, – conclude – ma sappiamo che tutti gli associati ci sosterranno con la preghiera e noi ci facciamo carico di portare alla grotta il cuore di tutti.

Un pensiero va ai degenti delle RSA e delle RSD, che con grande amarezza quest’anno non siamo in grado di accompagnare. Sappiamo tutti che per loro questa è una grande mancanza; i giorni a Lourdes rappresentavano un prezioso momento da vivere al di fuori delle strutture che li ospitano. Tutti saranno nei nostri cuori e tutti saranno ricordati alla grotta».

Daniela Catalano

Data: 18/07/2021



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