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Mons. Guido Marini
Vescovo

Le suore di S. Anna celebrano la patrona

Il 25 luglio, in cattedrale, la funzione con le religiose

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ùTORTONA - Nella vigilia della festa dei santi Gioacchino e Anna, sabato 25 luglio, in cattedrale, il vescovo ha presieduto la celebrazione in onore dei genitori della Madonna e in particolare della madre protettrice della Congregazione delle Suore di Sant’Anna, di cui fanno parte le tre religiose presenti in Casa “Sacro Cuore” a Tortona.

Suor Cecilia, suor Prabha e suor Jyothi, giunte alcuni anni fa dall’India, prestano il loro prezioso servizio alla Chiesa locale, con dedizione e gratitudine, accanto ai sacerdoti anziani della diocesi.

All’inizio della funzione suor Jyothi, a nome delle consorelle, ha salutato Mons. Viola e tutti i presenti e ha tratteggiato la vita della coppia con alcune notizie storiche.

Insieme al vescovo hanno concelebrato mons. Carlo Curone, direttore della Casa “Sacro Cuore”, don Claudio Baldi parroco del Duomo e don Pinuccio Volpara. Erano presenti i sacerdoti anziani della Casa (don Giulio Desirello, don Amedeo Grosso e don Antonio Tagliani), il personale di servizio, gli amici che frequentano gli ospiti, i rappresentanti degli uffici di Curia e alcuni fedeli.

Il vescovo, nell’omelia, parlando di Gioacchino e Anna ha sottolineato la fatica e il dolore che han- no sperimentato per il fatto di non avere una discendenza.

«Questi sentimenti, insieme al tempo che trascorrevano in preghiera per chiedere che venisse loro tolta questa vergogna – ha detto – sono il modo con cui il Signore li ha voluti preparare ad accogliere il dono prezioso che è la Vergine Maria. In tutto questo incarnano l’Israele buono che non ha mai smesso di attendere con fiducia la venuta del Messia». Rivolgendosi alle tre religiose Mons. Viola ha ricordato come «Sant’Anna insegna un tratto particolare da vivere come consacrate che è quello della dedizione totale al mistero di Dio». Ha concluso augurando loro di «vivere fino in fondo il carisma che è stato ispirato alla madre fondatrice e che la figura di sant’Anna custodisce con la sua cura materna».

La Congregazione è stata fondata da Madre Thatipatri Gnanamma, il 18 ottobre 1874, a Guntur in India, con il sostegno di padre Francis Arokianadhar ed è stata affidata alla protezione di Sant’Anna.

Al termine dell’omelia le suore hanno riconfermato la loro promessa di fedeltà e obbedienza davanti al Pastore diocesano. Prima della benedizione suor Cecilia ha ringraziato il vescovo, i sacerdoti di Casa “Sacro Cuore”, i parroci don Claudio Baldi e don Luca Ghiacci, don Luigi Bernini che con il coro ha animato la funzione, e tutti gli amici che con la loro presenza hanno reso più gioioso il giorno di festa. Un canto di devozione recitato in lingua indiana ha salutato l’assemblea prima della foto di gruppo.

Daniela Catalano

Data: 31/07/2020



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