Don Claudio Doglio al Mater Dei
Nella serata di martedì 16 febbraio Don Claudio d'olio ha introdotto nella riflessione intorno al primo dei sacramenti cristiani: il battesimo. Come sempre il salone e gremito e attento; laici pastoralmente impegnati, sacerdoti, religiose e tanti amici che oramai da tempo apprezza le ascoltano le conferenze di Don Claudio anche questa volta non sono mancati. E così le parole brillanti e vivaci, e profonde del relatore hanno condotto i presenti verso il significato più profondo del Battesimo cristiano partecipazione alla morte e resurrezione di Cristo. Vengono subito ripassati alcuni concetti chiave: essere cristiani significa soprattutto essere di Gesù Cristo; ma ora occorre fare un passo avanti: "come è possibile ora per noi il contatto con Gesù Cristo?". La risposta è il Battesimo. Esso non è semplicemente un rito che, all'inizio di un'esistenza, segna l'ingresso in un gruppo, ma è veramente la partecipazione reale alla vita di Gesù Cristo; è il momento sacramentale in cui cristiano riceve nella propria esistenza, l'esistenza di un'altra persona che Gesù Cristo dando inizio alla vita nuova. Il battesimo è dunque l'evento decisivo della nostra esistenza cristiana, perché con il battesimo abbiamo preso parte alla morte e alla risoluzione di Gesù Cristo. Ha poi articolato la sua riflessione seguendo i capitoli 5-6 della lettera di San Paolo ai Romani: essi introducono una presentazione della vita cristiana che ha nel battesimo e il suo punto d'origine e l'elemento fondamentale, rappresentando per noi l'evento della liberazione dal peccato e dalla morte. Don Claudio si è soffermato in particolare sul parallelo fra Cristo ed Adamo: per San Paolo essi sono figure sintetiche che rappresentano l'uomo. Il nome Adamo vuole semplicemente dire uomo: il personaggio biblico della genesi a cui fa riferimento Paolo è quindi l'uomo, il prototipo dell'umanità; mentre il Cristo è altro prototipo, rappresenta un altro tipo di umanità. Altrove Paolo parla di Cristo come dell'ultimo Adamo, cioè dell'uomo escatologico, il modello definitivo di uomo: "il primo uomo tratto dalla terra e di terra, il secondo uomo viene dal cielo. Quale è l'uomo fatto di terra, così sono quelle di terra; ma quale il celeste, così anche celesti. E come abbiamo portato l'immagine dell'uomo di terra, così porteremo l'immagine dell'uomo celeste". Adamo, il primo uomo, è l'uomo della disobbedienza; Cristo, il modello definitivo di uomo, è l'uomo dell'obbedienza. Adamo è colui che fa di testa propria, è colui che rifiuta Dio, colui che non si fida di Dio. Gesù Cristo eccolo che fa la volontà del padre, è colui che si affida a Dio e mette la propria vita nelle sue mani. Ed ora il battesimo è il superamento di questa fragilità di ogni uomo poiché se il peccato originale è una mancanza e una incapacità, proprio col battesimo tutto ciò viene colmato e superato. L'unica via di salvezza è rappresentata dal mistero pasquale di Gesù Cristo: solo la sua morte la sua resurrezione giustificano l'uomo. E con il battesimo l'uomo partecipa alla morte resurrezione di Cristo e diventa giusto. E reso del battesimo, dunque, è il segno sacramentale della morte e della resurrezione del Signore. Battesimo vuol dire immersione, dire battesimo in Gesù Cristo significa quindi immersione in Gesù Cristo e il rito dell'acqua in cui l'uomo viene immerso e da cui riemerge, affoga riprende vita, nell'immagine simbolica: il battesimo è segno di una morte ed una nuova vita, di un cambiamento: abbiamo eliminato l'uomo vecchio, dice Paolo, si siamo spogliati del nostro uomo vecchio e si siamo rivestiti dell'uomo nuovo che è Gesù Cristo. Tuttavia il battesimo non esaurisce la vita cristiana, ma inizia una storia di relazione che chiede di crescere e maturare chiedendo una collaborazione. Il battesimo non è un rito magico per cui l'uomo viene magicamente trasformato in un'altra realtà. Se non c'era collaborazione l'accoglienza di questa grazia e quindi la risposta umana, questa grazia non porta frutto. Come sempre poi, terminata l'esposizione qualche domanda e riflessione chiudono la serata intorno alle 23.
Data: 22/02/2010