L’inizio del mese mariano e la preghiera per le vocazioni.
L’11 maggio la Messa di Santa Croce sarà alle ore 18
«Noi siamo il gregge custodito dal Signore»
TORTONA - All’inizio del mese di maggio, dedicato alla Madonna, i vescovi italiani hanno voluto affidare l’intero Paese alla protezione della Madre di Dio, come segno di salvezza e di speranza.
Il luogo scelto è stata la basilica di S. Maria del Fonte a Caravaggio, in diocesi di Cremona e in provincia di Bergamo, in un territorio particolarmente provato dall’emergenza Coronavirus.
Da questo luogo la Chiesa ha raccomandato alla Madonna i malati, gli operatori sanitari e i medici, le famiglie, i defunti e ha pregato per i lavoratori. Mons. Viola, venerdì 1° maggio, si è collegato in diretta con Caravaggio per la recita della preghiera di affidamento e ha poi proseguito il Rosario nella cappella dell’episcopio.
Domenica 3 maggio è stata celebrata la Giornata mondiale per le vocazioni e tutta la Chiesa ha pregato il Signore perché “mandi operai nella sua messe”. Mons. Viola si è unito all’orazione universale e ha invitato la Diocesi a recitare insieme tutti i misteri del S. Rosario.
Lunedì 4 maggio, alle ore 20, in diretta streaming sul sito di Radio PNR, della diocesi e del Popolo, è iniziata la lunga preghiera mariana «per far salire la supplica intensa a Dio per intercessione della Vergine Maria» affinché il Signore, che «non smette mai di chiamare» possa raggiungere «i cuori di molti affinché diventano sacerdoti secondo il suo cuore». Prima della benedizione finale ha invitato i numerosi fedeli collegati on line ad avere una particolare attenzione, durante tutta la settimana, a «trovare del tempo per far salire al cielo questa supplica, certi che Dio per il suo amore l’ascolterà».
Già nell’omelia domenicale, commentando il passo del vangelo di Giovanni che parla di Gesù “buon pastore”, il vescovo aveva evidenziato il tema centrale della parabola che è la necessità di una vera relazione d’amore con lui. «Noi vogliamo chiedere al Signore di poter vivere una vera e profonda conoscenza di lui.
Attorno a lui, infatti, siamo costituiti come popolo e possiamo trovare pascolo. – ha affermato – Tutti quelli che non passano dalla porta che è Cristo non sono veri pastori e portano alla morte il gregge. Lui ci permette di trovare la vita. E ci fa bene essere il gregge custodito da lui che si dona in cibo per noi».
Nella catechesi di mercoledì 29 aprile, dedicata al brano evangelico dei due discepoli di Emmaus, Padre Vittorio ha focalizzato l’attenzione sull’amore che il Figlio di Dio nutre per ogni uomo che si manifesta lungo la strada quando cammina con loro, li ascolta e accoglie l’invito a restare.
Quando Gesù si siede a tavola e spezza il pane i due compagni, fino a quel momento disillusi e scoraggiati, lo riconoscono in quel gesto. «I loro occhi vengono guariti e comprendono in quel momento l’estremo atto di amore che lui ha compiuto con la morte in croce» e che nella Scrittura trova il suo fondamento.
La Chiesa nasce «dall’incontro con lui, attraverso la parola e il pane spezzato» e annuncia nel mondo, che «lui è vivo».
Lunedì 11 maggio, giorno della patronale di Tortona, il Vescovo presiede la celebrazione eucaristica alle ore 18, anziché alle ore 18.30, in cattedrale, a porte chiuse e in diretta streaming.
La festa è legata alla presenza della reliquia della Croce di Gesù che è conservata in un altare laterale del Duomo.
Daniela Catalano
Data: 09/05/2020