Giovedì, 28 Marzo 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

PRIMA LETTURA (Gen 3,9-15.20)
Porrò inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna.

Dal libro della Gènesi

[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 97)
Rit: Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

SECONDA LETTURA (Ef 1,3-6.11-12)
In Cristo Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinati – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà –
a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.

VANGELO (Lc 1,26-38)
Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

IL SANTO DELLA SETTIMANA

1/ambrogio.jpgSant’Ambrogio

Il 7 dicembre, vigilia della festa dell’Immacolata, la Chiesa ricorda sant’Ambrogio, patrono della città di Milano con san Carlo Borromeo.

Aurelio Ambrogio, una delle figure più importanti della cristianità, nacque intorno al 330 d.C. a Treviri, in Germania, da una ricca famiglia di origine romana, suo padre era prefetto del pretorio per le Gallie. La leggenda racconta che, mentre era ancora in fasce, la sua culla fu attorniata da uno sciame di api che non fecero nulla al piccolo. L’episodio fu considerato dal padre come un segno premonitore per il suo futuro.

Quando il padre morì, Ambrogio ritornò a vivere a Roma con la famiglia, e iniziò gli studi di retorica ed eloquenza, divenendo avvocato e poi pretore. Intorno al 370 fu nominato governatore della Liguria e dell’Emilia e si trasferì a Milano. Mentre stava assistendo all’elezione del nuovo vescovo della città, si fece notare per le sue qualità oratorie che riuscirono a dirimere le tensioni che erano nate tra cattolici e ariani. Ambrogio conquistò tutti con il suo discorso e dal popolo, secondo molti dalla voce di un bambino, si levò il grido: «Ambrogio vescovo!». Sentendosi impreparato, rifiutò l’incarico, ma i milanesi si appellarono all’imperatore Flavio Valentiniano e, alla fine, fu costretto ad accettare. Si spogliò di ogni bene terreno per offrirlo alla Chiesa. Dopo aver ricevuto il battesimo e aver preso gli ordini, essendo ancora catecumeno, fu consacrato vescovo il 7 dicembre del 374, sotto la guida del prete Simpliciano.

La sua vivace personalità, le sue conoscenze bibliche e l’atteggiamento affabile conquistarono l’imperatore Graziano, che lo scelse come consigliere.

Proprio grazie all’intervento del santo la religione cattolica riuscì a imporsi come unica fede pubblica ammessa nell’impero.

Fu l’imperatore Teodosio I a proclamare la religione cattolica come fede ufficiale con l’editto di Tessalonica.

Ambrogio fece sì che a Milano si predicasse il rito ambrosiano, sopravvissuto all’unificazione voluta da Gregorio I e dal Concilio di Trento. Le differenze con il rito romano riguardano la celebrazione della messa.

Rispetto al rito romano, l’ambrosiano si distingue per i paramenti sacri e per certi elementi della celebrazione (lo scambio della pace prima dei doni; la benedizione finale preceduta dalla formula “Kyrie Eleison”).

Una delle differenze più note è anche la data scelta per l’inizio della Quaresima: non il Mercoledì delle Ceneri come nel rito romano, ma la domenica successiva. Ambrogio morì il 4 aprile del 397 e poi sepolto nella basilica che porta il suo nome. È uno dei quattro Dottori della Chiesa ed è venerato il 7 dicembre, giorno della sua ordinazione vescovile.

È il protettore degli apicoltori.

Daniela Catalano

Data: 07/12/2019



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