Giovedì, 28 Marzo 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

Giornata di preghiera dei catechisti con il vescovo

Si sono “ritirati in disparte” con Gesù

1/catechisti 2.jpgTORTONA - Domenica 6 maggio alle ore 15, presso il Centro Mater Dei si è svolto il ritiro spirituale dedicato ai catechisti e guidato dal vescovo Mons. Vittorio Viola.
Dopo la preghiera iniziale, don Fabrizio Pessina, responsabile dell’Ufficio Catechistico e parroco della chiesa di Santa Maria della Pieve a Novi Ligure, ha salutato i presenti e ha ceduto la parola a Mons. Viola che ha offerto una riflessione partendo dal Vangelo di Marco (3,31): l’esigenza di “ritirarsi in disparte” offre a Gesù e ai suoi un momento per stare in un luogo appartato per riposare.
“È questa l’intenzione della giornata, un momento di riposo con la presenza di Gesù, anzi, la sua presenza diventa riposo. – ha detto – Tutti noi abbiamo fatto la scelta, importante, di essere qui, ma la realtà è che ognuno di noi ha risposto a un invito, ognuno attraverso una differente strada”.

Con questo sguardo l’atteggiamento che qualifica il nostro ascolto cambia e l’invito a stare con lui dà l’occasione di riprendere le forze.
La lettura del Vangelo di Giovanni (4,7-10) ha poi “riportato esattamente alla sorgente della carità e dell’amore”, poiché amare è proprio di Dio e quindi i figli di Dio non possono non amare. “Noi generati da lui – ha proseguito il vescovo – non possiamo non vivere l’amore che ci ha generato, tutto il creato è manifestazione dell’amore di Dio, di cui l’uomo è il culmine e risponde con la sua libertà”.

L’amore è “accogliere la relazione”, non è qualcosa che dobbiamo conquistare o guadagnare, seguendo i comandamenti, attenendoci alle leggi morali: se così fosse, nessuno di noi, anche al meglio delle proprie possibilità, potrebbe meritare l’amore di Dio.
Questa è una fragilità che ci accompagna per tutta la vita… L’amore di Dio non è frutto della nostra opera di convincimento o un suo premio, non siamo stati noi ad amare Dio, bensì lui che ha amato noi e ha mandato il suo unico figlio per espiare i nostri peccati. “L’amore di Dio ci precede, ci sovrasta – ha precisato – e ha una sua forza che è indipendente dalla nostra scelta di accoglierlo o di rifiutarlo, resta incrollabile, fermo, non potremmo fare nulla per impedirgli di amarci”.

Il suo amore non viene meno per nessun motivo, qualunque cosa accada, nemmeno di fronte alla nostra scelta di non accoglierlo, e a rivelarci cos’è l’amore è venuto il figlio che abbiamo ucciso in croce: questa poteva essere la nostra condanna definitiva su di noi, ma nemmeno il rifiuto del figlio ha portato Dio a non amarci.

Conservando il raccoglimento acquisito con le profonde riflessioni proposte da Sua Eccellenza, il gruppo si è trasferito in basilica per l’adorazione eucaristica e il canto dei vespri.
In seguito tutti sono rientrati nella sala conferenze, dove don Pessina ha nuovamente ringraziato il Pastore e ha invitato i presenti ad accogliere la proposta dello Spirito Santo per il ministero che ognuno vive. In seguito è stato possibile condividere le impressioni e le testimonianze riguardo la propria esperienza sulla giornata.

Molti e interessanti sono stati gli interventi; particolarmente efficace quello di Tamara, una giovane catechista che ha proposto l’invito a “rispondere sì” alla chiamata che viene dal Signore anche se, “in un primo momento, ciò può spaventare o disorientare”.

Cristina Bertin

Data: 08/05/2018



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