La spiritualità dei laici
La due giorni di spiritualità e preghiera organizzata dall’Azione Cattolica diocesana
TORTONA - “Date l’annunzio ai popoli: ecco, Dio viene, il nostro Salvatore”: con la celebrazione dei primi vespri della domenica nel primo giorno dell’anno liturgico è iniziata la due giorni di spiritualità e preghiera organizzata come di consueto dall’Azione Cattolica diocesana.
Un appuntamento che ogni anno, unitariamente, giovani e adulti dell’associazione si regalano per ritagliare una piccola pausa di formazione e cura della vita interiore nei ritmi sostenuti del quotidiano vivere.
A guidare gli incontri e a dettare le meditazioni mons. Ugo Ughi, sacerdote amico, che ha servito l’Azione Cattolica Nazionale come vice Assistente Generale e Assistente per il settore adulti e, per 13 anni, direttore spirituale del Pontificio Seminario Lombardo come successore del nostro carissimo don Pino Scabini.
Sabato 2 dicembre alle ore 18.00, in seminario a Tortona, nel primo incontro particolarmente rivolto ai giovani, don Ugo ha affrontato il tema della spiritualità laicale alla luce delle novità introdotte dal Concilio Vaticano II: attraverso un racconto, ricco di tratti autobiografici e profondamente legato all’esperienza di vita come sacerdote e assistente, ha richiamato il valore profondo della spiritualità del quotidiano che chiede a ciascuno di offrire la propria vita a Dio nelle cose di ogni giorno, con l’impegno costante di lasciarsi guidare dalla Parola per leggere la sua presenza nella ferialità e nello svolgimento degli impegni quotidiani della propria condizione di vita.
Laici e chierici non più separati dal mondo ma comunemente impegnati, in virtù del comune battesimo che ci rende tutti “Christifideles”, nell’opera di discepoli-missionari per l’annuncio del Vangelo ovunque.
La domenica, nell’accogliente e bella “chiesa matrice” di Santa Maria Canale, la giornata di spiritualità dedicata alla meditazione sul rapporto che lega la vita raccontata delle nostre esistenze personali e la vita in Cristo come proposta dalla sacra scrittura e dalla liturgia della prima domenica di Avvento.
In un tempo come quello attuale, per certi aspetti simile a quello di altri tempi, l’invito del profeta Isaia a rimettere al centro la virtù della speranza, sorella minore delle virtù teologali, ma forza di unione e spinta per alzare lo sguardo in alto. E noi, donne e uomini fragili, ma infinitamente preziosi agli occhi del Signore, ci ritroviamo in cammino nelle mani di Dio: “Ma, Signore, tu sei nostro padre; noi siamo argilla e tu colui che ci plasma, tutti noi siamo opera delle tue mani”.
I secondi vespri della Domenica hanno accompagnato don Ugo nel suo non breve viaggio di ritorno nella Diocesi di Fano, dove svolge il suo servizio, ma l’amicizia che ci lega e la profondità delle sue meditazioni ci aiuteranno a superare le distanze e ci saranno di stimolo per camminare insieme in questo tempo d’avvento e in questo anno liturgico, nuovo regalo del Signore venuto in mezzo a noi per plasmare le nostre esistenze.
Gianfranco Agosti
Data: 06/12/2017