Venerdì, 29 Marzo 2024
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Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

È morto il cardinale Tettamanzi, testimone del Vangelo

Il commosso addio della Chiesa. Fu nostro Metropolita. Molte le sue visite in Diocesi di Tortona

1/tettamanzi san marziano.jpgMILANO - Sabato 5 agosto è morto il cardinale Dionigi Tettamanzi, 83 anni, arcivescovo emerito di Milano. Nato a Renate, in Brianza, il 14 marzo 1934, entrò in seminario all’età di 11 anni a San Pietro di Seveso, per poi completare gli studi nel seminario di Venegono Inferiore. Fu ordinato sacerdote il 28 giugno 1957, dall’allora arcivescovo di Milano, Giovanni Battista Montini.
Inviato a Roma, frequentò la Pontificia Università Gregoriana. Nel 1959, conseguito il dottorato in Sacra Teologia con una tesi su “Il dovere dell’apostolato dei laici”, fece rientro in diocesi di Milano come professore di discipline teologiche nei seminari di Masnago, di Seveso e infine in quello di Venegono Inferiore.

Nel 1987 fu chiamato a reggere il Pontificio Seminario Lombardo, dove rimase per un paio d’anni.

Nel frattempo continuò a offrire la sua competente collaborazione a servizio della Conferenza Episcopale Italiana, della Santa Sede e di diverse istituzioni teologiche.

Il 1° luglio 1989 fu eletto arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo e il 23 settembre ricevette l’ordinazione episcopale nel Duomo di Milano dal card. Carlo Maria Martini. Nel giugno 1990 fu eletto presidente della Commissione episcopale della Cei per la famiglia e il 14 marzo 1991 nominato segretario generale della Cei. Dopo quattro anni di intenso lavoro, il 20 aprile Papa Giovanni Paolo II lo nominò arcivescovo Metropolita di Genova, dove fece il suo ingresso il 18 giugno 1995.

Dal 1995 al 2000 Tettamanzi fu anche vice presidente della Conferenza Episcopale italiana e l’11 luglio 2002 fu nominato arcivescovo metropolita di Milano.
Guidò la più grande diocesi del mondo fino a settembre 2011 quando si era ritirato nella Casa di spiritualità “Villa Sacro Cuore” a Triuggio, in Brianza.
Dopo le dimissioni di Mons. Vincenzo Di Mauro, da luglio 2012 al luglio 2013 ricoprì l’incarico di amministratore apostolico di Vigevano.

Il cardinale Tettamanzi è figura ben nota anche alla Diocesi di Tortona, nella quale venne in visita in più di un’occasione, e alla Congregazione Orionina.

Il 29 agosto 2005 fu per la prima volta al Santuario della Madonna della Guardia nel giorno della festa e tenne un’omelia sul tema “Amiamo Maria con il cuore di Don Orione”.

Il 6 marzo 2012 fu accolto in Duomo per onorare la memoria di San Marziano e in quella giornata, accompagnato da Mons. Martino Canessa, si recò in visita ai luoghi orionini tra cui il Piccolo Cottolengo.

Nel 2013, il 16 maggio, nel Santuario della Guardia ha presieduto la celebrazione eucaristica per la festa liturgica di San Luigi Orione, definendolo “una figura che permane fresca e ancora ricca di significato per il nostro tempo”.

Conosceva bene la vita e il carisma di don Orione e in varie occasioni manifestò il suo apprezzamento per la congregazione. La sorella aveva sposato il fratello del sacerdote orionino don Francesco Melli, scomparso nel 2006 e per lunghi anni professore al collegio “San Giorgio” di Novi Ligure.

“Ha testimoniato con gioia il Vangelo e servito docilmente la Chiesa”: così Papa Francesco ha ricordato il cardinale. In un telegramma di cordoglio, inviato al Card. Angelo Scola, amministratore apostolico di Milano, e a Mons. Mario Delpini, arcivescovo eletto della diocesi ambrosiana, il Papa ha espresso “condoglianze ai familiari e a codesta comunità diocesana”, che “annovera” il cardinale Tettamanzi “tra i suoi figli più illustri e tra i suoi pastori più amabili e amati”.

Papa Francesco ricorda “con affetto e gratitudine l’intesa opera culturale e pastorale profusa da questo benemerito fratello, che nella sua feconda esistenza ha testimoniato con gioia il Vangelo e servito docilmente la Chiesa”. “Sempre si distinse – prosegue il Papa – come pastore sollecito, totalmente dedito alle necessità e al bene dei sacerdoti e dei fedeli tutti, con una peculiare attenzione ai temi della famiglia, del matrimonio e della bioetica, dei quali era particolarmente esperto”.

Il cardinale Scola ha dichiarato che si tratta di “una grande perdita per la Chiesa milanese e per tutta la Chiesa universale, non solo per i diversi ministeri che egli ha assunto, ma anche per la sua personalità umile, sorridente, appassionata ai rapporti”.

Il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, insieme a mons. Nicolò Anselmi, vescovo ausiliare, al clero diocesano e ai fedeli genovesi “si è stretto all’arcidiocesi di Milano nella preghiera di suffragio”.
In una nota, a firma di mons. Marco Doldi, vicario generale dell’arcidiocesi genovese, si legge: “Il ricordo dell’amato pastore – per sette anni alla guida della Chiesa genovese – resta vivo nelle parrocchie, nelle aggregazioni laicali, negli istituti religiosi e negli ambienti cittadini più volte da lui incontrati ed incoraggiati”.

Domenica 7 agosto in tutte le parrocchie dell’arcidiocesi di Genova si è pregato per l’anima “dell’antico pastore” e mercoledì 6 settembre, alle ore 18, nella Cattedrale di san Lorenzo, il cardinale Bagnasco presiederà la celebrazione eucaristica di suffragio “in die trigesima”.

Data: 10/08/2017



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