Sabato, 05 Ottobre 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

8 nuovi frati da Tortona al mondo

Professione di fede Sabato 10 settembre alle 16.00 nella chiesa del Sacro Cuore

TORTONA - “Pertanto mi affido con tutto il cuore a questa fraternità perché, con l’efficace azione dello Spirito Santo, guidato dall’esempio di Maria Immacolata, per l’intercessione del nostro Padre san Francesco e di tutti i santi, sostenuto dal vostro fraterno aiuto, possa tendere costantemente alla perfetta carità nel servizio di Dio, della Chiesa e degli uomini”.

Questa è l’ultima parte della formula della Professione che otto giovani cappuccini emetteranno sabato 10 settembre alle ore 16.00 nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù, al termine del loro anno di Noviziato.

1/novizi1.jpgSi tratta di fr. Anton (20 anni, dalla Bielorussia), fr. Fabio (33 anni, da S. Zeno di Mozzecane – VR), fr. Luca (25 anni, da Rovetta – BG), fr. Antonio (39 anni, da Monopoli – BA), fr. Josip (26 anni, dalla Croazia), fr. Hervé (35 anni, dal Benin), fr. Raffaele (35 anni, da Torino) e fr. Marco (45 anni, da S. Polo d’Enza – RE).

Si sono affidati alla nostra fraternità di Tortona per “imparare” a vivere da frati e – al contempo – aiutare noi “più grandi” a rinnovare il nostro entusiasmo per la vita consacrata nell’Ordine dei Frati Cappuccini.
Un anno, quello da loro trascorso, pieno di tante occasioni formative: oltre agli incontri “ad hoc” sulla storia e la spiritualità della Vita Consacrata e del nostro Ordine, non sono mancati momenti che hanno “allargato l’orizzonte”: la partecipazione, lo scorso settembre al Festival Francescano che si è tenuto a Bologna; la “meravigliosa visione” del nostro Ordine chiamato a Roma da Papa Francesco per celebrare il Giubileo accanto alle sante spoglie di padre Pio e padre Leopoldo (9 febbraio); la presenza, dal 13 al 21 febbraio, alla Missione popolare a Dalmine (BG) animata dai Frati Cappuccini di Lombardia; l’annuale Convegno con i Novizi Cappuccini d’Italia ad Assisi (dall’1 all’8 aprile).

Quindi, anche se meno impegnativi come tempo, momenti di condivisione con gruppi di adolescenti e giovani, una “due giorni” di confronto con le novizie Clarisse a Fanano (MO), un “assaggio” con la spiritualità benedettina presso l’Isola di San Giulio (NO).

Ma su tutto, a formare, incidendo pian piano, la quotidianità e la costanza: nella presenza settimanale al Piccolo Cottolengo e alla Casa di Accoglienza; nel vissuto della Liturgia e della preghiera personale (non sono mancati momenti di ritiro e i sempre salutari esercizi spirituali), del lavoro domestico, del confronto, della condivisione e dell’amicizia, ad incrementare quella fraternità che, ci si rende sempre più conto, è esigenza e al contempo sfida in un mondo che, pur quotidianamente connesso, soffre spesso per indifferenza e solitudine.

A rendere il tutto sempre più autentico e disincantato la loro (e nostra) presenza qui in Tortona, spesso discreta, “apparentemente assente”, ma piena: nell’accostarsi ai poveri che vengono alla nostra mensa, ai fedeli delle nostre celebrazioni, a quanti s’incontrano per strada, sorpresi e ignari (talvolta) di sapere che viviamo in città.
Si diceva: si sono affidati alla “nostra fraternità”.
Ora che partiranno per altri lidi (per loro la formazione prosegue a Milano) continueranno (è l’augurio) ad affidarsi a quella fraternità che sempre più si allarga dinanzi ai loro occhi e – speriamo – nel loro cuore.
Si tratta di una fraternità fatta di confratelli come loro desiderosi di vivere e comunicare il carisma di san Francesco, per le strade del mondo, lì dove il Signore ci chiama e ci invia o – sono parole care al Ministro Generale del nostro Ordine – “là dove nessuno vuole andare”.
Ci lasciano nel cartoncino-invito alla Professione una bella espressione: “Dio realizza il suo disegno con ciò che è piccolo, disprezzato e nulla” (cfr. 1Cor 1, 17): è stata ed è la loro esperienza, colma di fiducia in Colui che ha manifestato e continua a manifestare la sua Misericordia nella loro vita.

A quanti li hanno conosciuti e simpaticamente seguiti in questi mesi di permanenza a Tortona, a quanti li hanno semplicemente incrociati e a quanti ne sentono parlare per la prima volta dalle pagine di questo settimanale, chiediamo di ricordarli nella preghiera, perché il loro cammino sia costante, confidente nel Signore, pieno di vita.

I frati Cappuccini di Tortona

Data: 07/09/2016



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