Martedì, 08 Ottobre 2024
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LOURDES 2016

LOURDES 2016

Il presidente dell’Oftal, Michele Rossetti, presenta il pellegrinaggio
”Fatevi trasportare dalla Grazia”

TORTONA - Alla fine del mese di luglio, da molti anni, nella nostra Diocesi c’è un appuntamento fisso e importante, una partenza diversa da tutte le altre, verso un luogo dove “il cielo ha toccato la terra”.

Lunedì 25 luglio l’Oftal diocesana parte per Lourdes per il tradizionale pellegrinaggio che si concluderà il 29 luglio e che ogni volta acquista per chi vi partecipa un significato unico e speciale.

Sono 480 i pellegrini in partenza: a parte 80 che andranno in aereo e 20 che arriveranno con mezzi propri, tutti gli altri viaggeranno a bordo di dieci pullman.

Tra loro ci sono anche 100 malati che avranno a disposizione pullman speciali, adibiti anche al trasporto in barella e in carrozzina, in modo da garantire loro ottime condizioni di viaggio.

Ad accompagnarli le dame e i barellieri dell’Oftal che con professionalità ed entusiasmo saranno accanto a loro in ogni momento.

Guiderà il gruppo il Vescovo Emerito Mons. Martino Canessa che sostituisce Mons. Vittorio Viola, impegnato con i giovani a Cracovia per la GMG.

Al suo fianco ci sono l’assistente spirituale, mons. Marco Daniele, e il nuovo presidente diocesano, eletto alla fine dello scorso anno, Michele Rossetti.

1/michele rossetti 2.jpgA lui abbiamo chiesto qualche impressione su questo nuovo viaggio e quali saranno i prossimi impegni dell’associazione che dovrà gestire.

Il nuovo presidente, che prende il posto di Pier Paolo Boffi, è un oftaliano doc che ha fatto il suo primo pellegrinaggio all’età di 16 anni e da allora, da ben 31 anni consecutivi, non ha mai smesso di effettuare questo viaggio che “è rimasto l’unico vera costante della sua vita”.

A Lourdes è andato da ragazzino, da militare, da marito, da padre, da malato, rivestendo tutti i ruoli associativi e infine chiudendo il suo percorso nei panni direttivi, eppure considera questo nuovo incarico un grande onore, commovente ed emozionante.

“Fare il pellegrinaggio da presidente – ha affermato – significa assumermi una grande responsabilità”.

Alla domanda: “cosa pensi di fare in questo ruolo?” ha risposto dicendo: “Mi aspetto di fare un pellegrinaggio come tutti gli altri perché lo considero, da sempre, un’esperienza intima e personale. Mi auguro che l’essere presidente non mi distragga dal vero obiettivo per il quale io e tutti gli altri andiamo alla Grotta: quello di giungere in un luogo santo dove incontrare i malati e i pellegrini ai quali abbiamo la responsabilità di dare, come volontari, una parte di noi stessi, mettendoli in condizione di fare un buon pellegrinaggio.

Sappiamo però che i malati, alla fine, daranno molto più a noi di quanto noi possiamo dare a loro”.

Lo spirito lourdiano per lui è proprio questo: lasciare a casa il perfezionismo e l’attenzione al superfluo per lasciarsi trasportare dalla grazia del luogo, capace di infondere serenità e pace al cuore.

Rossetti ricorda con affetto e nostalgia il primo viaggio, fatto un’estate di tanti anni fa rispondendo all’invito di Pier Luigi Croci, uno dei fondatori dell’Oftal diocesana, da poco scomparso.

“Folgorato sulla via di Damasco”, come lui stesso dichiara, da quel treno non è più sceso… Ha capito che quel viaggio era una chiamata e da quel momento la sua vita è sempre stata scandita da questo appuntamento al quale non può più fare a meno. L’elezione lo ha piacevolmente sorpreso, ma non ha cambiato lo spirito con cui affronta il pellegrinaggio: quello di mettersi a disposizione dei malati che, come sottolinea più volte, “sono fondamentali perché loro sono il senso profondo dell’esperienza lourdiana”. Parlando del suo nuovo incarico ha spiegato che a lui spetta la direzione del pellegrinaggio, ma il suo compito esula dalla struttura organizzativa che è affidata al responsabile tecnico Giannantonio Pozzoli, ai due vice responsabili tecnici (Giancarlo Grassi e Edo Dellagiovanna) e ai vari responsabili dei diversi ambiti.

L’assistente spirituale, che è il delegato del Vescovo, ha il compito di curare la parte religiosa del pellegrinaggio, insieme all’animatore liturgico che è Pier Paolo Boffi.

Il presidente, l’assistente e i consiglieri diocesani rimangono in carica per i cinque anni del mandato, mentre i responsabili tecnici possono cambiare ogni anno.

Per quanto riguarda il pellegrinaggio 2016, che ha come tema guida “Siate misericordiosi come il Padre”, il presidente ha sottolineato che la grande novità è il passaggio di tutti i pellegrini attraverso la Porta Santa che si trova all’ingresso del Santuario, presso la Porta Saint Michel, per ottenere l’indulgenza plenaria.

Tornati da Lourdes l’Oftal e il presidente saranno impegnati in altri due importanti appuntamenti. Il 27 agosto ci sarà il Giubileo dei Malati al Santuario della Guardia di Tortona e dal 19 al 21 settembre si terrà il pellegrinaggio diocesano a Roma organizzato dal Ve-scovo che ha chiesto agli oftaliani di partecipare per accompagnare i malati.

Guardando al futuro Rossetti ha ribadito di voler tenere fede alla missione dell’Oftal che è quella di accompagnare i malati a Lourdes, di continuare a essere l’Opera Federativa Trasporto Ammalati a Lourdes, come ha voluto il fondatore don Rastelli.

Ha anche annunciato di aver accolto l’invito del Vescovo che intende creare una Consulta della Sofferenza che metta in rete le associazioni che, a vario titolo, in Diocesi si occupano dei malati tra cui appunto l’Oftal, il CVS e altre che operano negli ospedali.

L’idea è di creare un coordinamento diocesano che metta in rete le persone che si occupano dei malati.

Come obiettivo del suo mandato rientra anche quello di riuscire a creare una formazione permanente dal punto di vista sia tecnico sia spirituale, rivolta a coloro che per la prima volta si avvicinano all’Oftal e a quanti già hanno compiuto dei viaggi per dar loro la possibilità di vivere alcuni momenti di crescita, indispensabili per avere un personale più preparato e attento.

Ogni anno, infatti, l’Oftal riesce a mantenere una capacità attrattiva forte e costante e questo vuol dire che il messaggio lourdiano è sempre attuale ed è in grado di coinvolgere i cristiani “tiepidi” che devono essere presi per mano e accompagnati.

La scommessa del presidente è proprio quella di riuscire a delineare un percorso da condividere insieme.

Non resta che partire per iniziare un nuovo pellegrinaggio con la famiglia oftaliana che continuerà, nell’opera di apostolato caritatevole, insieme agli ammalati ad affidarsi “a Colei che tutto può e che tutti attende a Massabielle”.

Daniela Catalano

Data: 20/07/2016



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