Lunedì, 09 Settembre 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

Vita Consacrata

TORTONA - Nella suggestiva cornice della chiesa di Santa Maria Canale, col canto dell’Inno del Giubileo, alle 16.30 di martedì 2 febbraio ha avuto inizio la celebrazione giubilare della Vita Consacrata, a conclusione dell’Anno dedicato.

Trattandosi di una celebrazione inserita nel programma del Giubileo, quest’anno il gruppo di coordinamento USMI/CISM ha trovato un valido aiuto nell’Ufficio diocesano per la Liturgia che, nelle persone di don Claudio Baldi, don Paolo Padrini, don Luigi Bernini e Mons. Mario Balladore, ha magistralmente guidato ogni momento.

Dopo la presentazione da parte dell’orionino don Sesto Falchetti, Delegato vescovile per la Vita Consacrata, il quale ha ripercorso brevemente le tappe dell’Anno, i riti di introduzione e la benedizione delle candele, i presenti si sono avviati in processione verso la Cattedrale, cantando le Litanie dei Santi.

Mentre varcavano la Porta Santa della Misericordia, cantando “Purificami o Signore”, per mezzo di un’abbondante aspersione da parte del Vescovo, ricevevano una copiosa benedizione dal Signore.

La Celebrazione eucaristica proseguiva, secondo la Liturgia della Festa della Presentazione del Signore.

Nella sua omelia, Mons. Viola ha lanciato alcune provocazioni. “Più passa il tempo nella nostra consacrazione, più ci accorgiamo che essa è dono della misericordia di Dio. Dio è il primo e unico amore della nostra vita? Anche il carisma può diventare un idolo, quando ci chiude in noi stessi. La santità dei nostri fondatori è un tesoro e una ricchezza nella Chiesa e per la Chiesa. Quando altre cose tolgono spazio alla sua unicità, godiamo della sua misericordia.
Se non torniamo al nucleo essenziale della nostra vita, essa è priva di senso. Siamo consapevoli della nostra fragilità, ma con una gioia profonda. Chiediamo la grazia di essere docili, di non disperderci, di essere unificati in Lui”.

Dopo aver rinnovato la professione di fede, aver ringraziato Dio per il dono della Vita Consacrata e aver innalzato a Lui le loro invocazioni, religiosi e religiose hanno portato all’altare, come già lo scorso anno, insieme alle specie eucaristiche, alcuni cesti con generi alimentari e qualche offerta in denaro per i poveri.

Al termine della celebrazione, il Vescovo ha ricordato l’impegno a partecipare alle celebrazioni penitenziali nelle chiese a ciò deputate ogni primo venerdì del mese.

Sono stati invitati ad avvicinarsi, per ricevere un affettuoso e riconoscente omaggio (riconoscente a Dio per il dono della fedeltà e perseveranza, riconoscente a loro per l’esempio di vita), coloro che durante l’anno 2016 ricordano il 50° o il 60° di consacrazione.
Si sono presentate alcune religiose e un membro di Istituto secolare, che hanno ricevuto dalle mani del Vescovo un semplice ma significativo dono: il logotipi del Giubileo montato su un pezzetto di legno d’ulivo a forma di albero a croce.
Le sorelle che, a motivo dell’età o delle cattive condizioni di salute, non hanno potuto partecipare, sono state visitate in questi giorni da rappresentanti del gruppo di coordinamento USMI/CISM.

All’uscita è stato offerto un piccolo ricordo ai partecipanti: una medaglietta su cui da un lato è riportato il logo del Giubileo e dall’altro il volto di Papa Francesco, cucita artigianalmente su un cartoncino su cui è trascritto un verso dell’Inno del Giubileo.
In realtà, non sono bastate per tutti perché la partecipazione è stata molto soddisfacente, sia da parte dei consacrati (religiosi, religiose, membri di Istituto secolare e dell’Ordo Virginum), sia da parte dei laici.

“Ci siamo sentiti in comunione con Papa Francesco, – hanno detto alcune religiose – che in questa XX Giornata Mondiale della Vita Consacrata ha voluto intrecciare Anno della Vita Consacrata e Giubileo della Misericordia, due meravigliosi doni del suo amore di pastore.
La nostra comunione è stata rafforzata anche dalla presenza di alcune nostre sorelle alla celebrazione che si è svolta nella Basilica di San Pietro. A noi l’impegno a far sì che questo Anno non resti solo un bel ricordo, ma che gli stimoli che abbiamo ricevuto dagli incontri di formazione e dalle celebrazioni ci aiutino a vivere la nostra consacrazione, come ha esortato Papa Francesco il 1° febbraio, nel segno della prossimità, della profezia, della speranza. Anche se l’Anno della Vita Consacrata è ufficialmente concluso, non dimentichiamo l’ultimo incontro formativo, con Suor Nicla Spezzati, delle Adoratrices Sanguinis Christi, sottosegretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, il 20 febbraio prossimo, dalle 9 alle 12.30, a Voghera, presso le Suore Agostiniane”.

Suor Maria Luisa Contotti

Data: 10/02/2016



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