Diocesi
Dal vescovo i sacerdoti e i diaconi del Vicariato di Arquata-Serravalle-Val Borbera
BRUSSON - “Questa è la mia scuola - la casa dove posso stare bene con te”. E in effetti è la scuola il fulcro della vita dei ragazzi.
Lo studio, i professori, i compagni, le vacanze, gli esami: tutto è scandito dai ritmi della scuola; e l’Azione Cattolica, con questo titolo, alla scuola ha proprio dedicato il suo campo Giovanissimi a Brusson.
Un’occasione nel bel mezzo dell’estate per riflettere e confrontarsi sulle diverse sfaccettature della vita in classe ed esercitarsi a “fare” la buona scuola, perché il tempo speso fra i banchi non passi come statico processo di apprendimento, ma vivo appassionarsi al conoscere e al sapere, promuovendo lo scambio di idee e soluzioni ai problemi che coinvolgono in prima battuta gli studenti.
Le attività dei cinque giorni di campo sono ruotate attorno alle tre categorie, citate da Papa Francesco, a cui la scuola educa: il vero, il bene e il bello.
Attraverso assemblee dinamiche, attività di gruppo e testimonianze delle figure di don Lorenzo Milani e del premio Nobel Malala Yousafzai, i ragazzi hanno trovato gli spunti per raccontare la loro scuola, sperimentando l’importanza della fiducia e della collaborazione sia tra studenti sia tra studenti e professori.
Oltre all’equipe Giovani e al suo assistente (nonché insegnante) don Claudio Baldi, sono intervenuti due veterani dell’Azione Cattolica, Roberta Angeleri e Gianfranco Agosti, vicepresidi in due licei della diocesi, il direttore dell’Ufficio scolastico diocesano, don Luca Ghiacci e il nostro Vescovo Mons. Vittorio Viola con il quale abbiamo condiviso una bella camminata e, giunti in cima, la celebrazione della Santa Messa.
Un altro bell’incontro ha impreziosito l’esperienza: quello avvenuto nella sala consiliare del comune di Brusson con il sindaco e l’amministrazione.
Un’opportunità per verificare sul campo gli sforzi dell’impegno per la società e quell’interesse verso il bene comune che è al centro dei propositi educativi della scuola.
Questa sensibilizzazione è volta anche a promuovere, con la collaborazione dei ragazzi, la nascita di un gruppo MSAC, il Movimento Studenti di Azione Cattolica, già presente in molte realtà diocesane, al fine di portare direttamente fra i banchi di scuola le idee scaturite da occasioni di crescita e scambio come queste, e sollecitare il confronto con tutti i compagni, sfruttando al meglio gli organi collegiali di cui dispongono gli studenti, come le assemblee di classe e d’istituto.
I ragazzi possono e devono dire la loro, affinché, con l’intesa degli insegnanti, l’esperienza scolastica dia i migliori risultati possibili per tutti.
E per concludere, una gita in pullman al colle del Gran San Bernardo: a 2400 metri a dirci ancora una volta quanto è stato bello il tempo trascorso insieme.
Anche la Casa Alpina, in fondo, è una piccola scuola. Che educa alla vita vera, buona e bella in Cristo.
Massimo Guerra
Data: 16/09/2015
Archivio Notizie: Giovanissimi e scuola: accoppiata vincente!
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