Giovedì, 28 Marzo 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Le letture della domenica  

PRIMA LETTURA (Es 16,2-4.12-15)
Io farò piovere pane dal cielo per voi.

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni, nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne.
Gli Israeliti dissero loro: «Fossimo morti per mano del Signore nella terra d’Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatto uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine».
Allora il Signore disse a Mosè: «Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina o no secondo la mia legge. Ho inteso la mormorazione degli Israeliti. Parla loro così: “Al tramonto mangerete carne e alla mattina vi sazierete di pane; saprete che io sono il Signore, vostro Dio”».
La sera le quaglie salirono e coprirono l’accampamento; al mattino c’era uno strato di rugiada intorno all’accampamento. Quando lo strato di rugiada svanì, ecco, sulla superficie del deserto c’era una cosa fine e granulosa, minuta come è la brina sulla terra. Gli Israeliti la videro e si dissero l’un l’altro: «Che cos’è?», perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: «È il pane che il Signore vi ha dato in cibo».

SALMO RESPONSORIALE (Sal 77)

Rit: Donaci, Signore, il pane del cielo.

Ciò che abbiamo udito e conosciuto
e i nostri padri ci hanno raccontato
non lo terremo nascosto ai nostri figli,
raccontando alla generazione futura
le azioni gloriose e potenti del Signore
e le meraviglie che egli ha compiuto.

Diede ordine alle nubi dall’alto
e aprì le porte del cielo;
fece piovere su di loro la manna per cibo
e diede loro pane del cielo.

L’uomo mangiò il pane dei forti;
diede loro cibo in abbondanza.
Li fece entrare nei confini del suo santuario,
questo monte che la sua destra si è acquistato.

SECONDA LETTURA (Ef 4,17.20-24)
Rivestite l’uomo nuovo, creato secondo Dio.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli, vi dico e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani con i loro vani pensieri.
Voi non così avete imparato a conoscere il Cristo, se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, ad abbandonare, con la sua condotta di prima, l’uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli, a rinnovarvi nello spirito della vostra mente e a rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità.

VANGELO (Gv 6,24-35)

Chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, quando la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».
Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».

LA SANTA

1/santa maria di gesu.jpgOggi, 30 luglio, la Chiesa fa memoria di Santa Maria di Gesù Sacramentato, fondatrice della Congregazione delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù. Maria Navidad Venegas de la Torre nacque l’8 settembre 1868 a Zapotianejo in Messico.

L’8 dicembre 1898 entrò nell’associazione delle Figlie di Maria e con questa esperienza rafforzò il suo spirito di preghiera e la sua vita interiore, mentre sentiva crescere in lei l’amore per Gesù Eucaristia.

Nel 1905 si unì a una comunità di pie donne che sin dal 1886 erano dedite alla cura degli infermi nell’Ospedale del Sacro Cuore fondato dal Vescovo Silva y Alvarez Tostado.

Esse erano state approvate ufficialmente dall’autorità ecclesiastica e si erano date il titolo di Figlie del Sacro Cuore e vi fungeva come direttrice Sofia Aguirre (più tardi Suor Dolorita).

Nel 1908 le fu affidata la contabilità. Nel 1910 emise i tre voti religiosi in forma privata e nel 1912 fu eletta Vicaria, ufficio che mantenne fino al 1921, quando fu eletta Superiora. Accettò l’incarico in spirito di umiltà e come segno della volontà di Dio, impegnandosi davanti al delegato Vescovile, che fu presente alle votazioni, a osservare il vecchio regolamento e a prestare il suo servizio di infermiera.
Nello stesso 1921 il Vescovo di Potosi Mons. Miguel de la Mora, in visita all’ospedale, convinse la nuova Superiora a scrivere le Costituzioni per dare vita a una Congrega-zione che fu approvata nel 1930. In quell’occasione lei emise la sua professione perpetua prendendo il nome di Maria di Gesù Sacramentato. La santa si distinse per la sua umiltà e semplicità e per i modi affabili con le sorelle, gli ammalati e le persone in genere.
La Congregazione ancora oggi, nello spirito della fondatrice, si prende cura di anziani poveri e malati in Messico, Guatemala, Honduras e Africa. Lei, sorridente e semplice, guidò la Congregazione fino al 1954. Trascorse gli ultimi anni in mezzo a grandi sofferenze fisiche, spirando serenamente ultranovantenne il 30 luglio 1959, affidando la sua anima al creatore, piena di pace, dopo aver ricevuto i sacramenti.
Fu beatificata nel 1992 e proclamata santa il 21 maggio 2000.

Data: 31/07/2015



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