È morto Giuseppe Capozzi
Martedì scorso in cattedrale il vescovo ha celebrato i funerali del diacono permanente
TORTONA - Il 20 marzo è mancato il diacono permanente Giuseppe Capozzi, di anni 74, che era stato ordinato dal vescovo Mons. Martino Canessa nel 2008.
I funerali sono stati celebrati martedì 22 marzo, alle ore 14, nella parrocchia del Duomo da Mons. Guido Marini. Alle esequie era presente un nutrito gruppo di diaconi permanenti che condividevano con lui la gioia e l’impegno del ministero.
Hanno concelebrato il vicario episcopale per i religiosi e i diaconi permanenti, don Maurizio Ceriani, don Claudio Baldi, don Roberto Lovazzano, don Paolo Verri, don Carlo Curone, don Renzo Vanoi rettore del santuario della Madonna della Guardia, don Paolo Padrini e altri sacerdoti diocesani.
All’organo don Luigi Bernini.
Nell’omelia Mons. Marini ha ricordato che dalla Parola viene la speranza nuova che riempie il cuore e illumina la vita. È proprio il Signore che dice: «Non c’è delusione per chi confida in me».
«La morte – ha affermato – è una grande delusione che pone fine a tutte le illusioni della vita ma per chi confida nel Signore, risorto e vivo, essa è sconfitta per sempre e la vita è una realtà bella il cui approdo è il cuore innamorato di Dio.
Il nostro diacono Giuseppe ha vissuto la bellezza e la pienezza della vita, arrivando ora nel cielo di Dio, dove non c’è delusione alcuna ma c’è il compimento di ogni promessa di felicità, di gioia e di eternità».
Lui, dopo la morte, incontra la misericordia di Dio «che ha il potere di distruggere ogni nostra miseria».
Come Abramo, Isacco e Israele, Giuseppe è di Dio e proprio perché è suo «è in buone mani ed è nell’abbraccio eterno dell’amore e un giorno risorgerà con tutto quello che ha vissuto di bello, di buono e di grande, perché gli appartiene interamente».
Capozzi è stato un prezioso aiuto per la Comunità pastorale “S. Marziano” e ha prestato il suo servizio anche presso il santuario della Guardia, sempre in “punta di piedi”, con il suo carattere mite e fraterno e il sorriso gentile.
Lascia la moglie Vilma, le figlie Cristina ed Emanuela, i generi Maurizio e Giacomo e gli amati nipoti Gabriele e Arianna. Il Rosario è stato recitato lunedì sera in cattedrale.
Fabio Mogni
Data: 25/03/2022
