Giovedì, 18 Aprile 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

IV DOMENICA DI AVVENTO

IV DOMENICA DI AVVENTO

PRIMA LETTURA (Is 7,10-14)
Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio.

Dal libro del profeta Isaìa

In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto».
Ma Àcaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore».
Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele».

SALMO RESPONSORIALE (Sal 23)
Rit: Ecco, viene il Signore, re della gloria.

Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.

Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.

Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

SECONDA LETTURA (Rm 1,1-7)
Gesù Cristo, dal seme di Davide, Figlio di Dio.

Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio – che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture e che riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dei morti, Gesù Cristo nostro Signore; per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli, per suscitare l’obbedienza della fede in tutte le genti, a gloria del suo nome, e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo –, a tutti quelli che sono a Roma, amati da Dio e santi per chiamata, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo!

VANGELO (Mt 1,18-24)

Gesù nascerà da Maria, sposa di Giuseppe, della stirpe di Davide.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”.
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

LA SANTA DELLA SETTIMANA

1/santa cabrini.jpgSanta Francesca Saverio Cabrini

Il 22 dicembre la Chiesa ricorda santa Francesca Saverio Cabrini, la patrona degli emigranti. Nacque a Sant’Angelo Lodigiano nel 1850, ultima di tredici figli.

Da piccola avrebbe voluto chiudersi in convento, ma il suo desiderio di divenire suora fu a lungo frustrato dalle sue malferme condizioni di salute che la resero cagionevole per tutta la vita. Si diplomò maestra nel 1868 e insegnò per qualche tempo a Castiraga Vidardo, dove accettò l’incarico di accudire a un orfanotrofio, affidatole dal parroco di Codogno.

Spinta dal desiderio di dedicare la sua vita al prossimo e di portare aiuto ai bisognosi, invogliò alcune compagne a unirsi a lei e, dopo varie traversie, fondò, nel novembre del 1880, l’Istituto delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù che, poste sotto la protezione di San Francesco Saverio, dovevano prodigarsi per il bene delle anime.

Lei avrebbe voluto salpare per la Cina, ma grazie all’amicizia che in quel periodo stabilì con il vescovo di Piacenza, mons. Giovanni Battista Scalabrini, venne a conoscenza del grave problema degli emigrati, scaricati dalle stive delle navi nel porto di New York privi della minima assistenza materiale e spirituale. Francesca non ebbe esitazioni, e il 31 marzo 1889, iniziò alla sua opera missionaria, partendo con alcune consorelle alla volta di New York, e affrontando la prima delle traversate verso gli Stati Uniti, il Centro e il Sud America.

Con coraggio riuscì a creare nella metropoli il punto d’incontro e di soccorso degli emigranti, badando agli orfani e agli ammalati, costruendo case, scuole e un grande ospedale prima a New York, poi a Chicago, quindi in California, allargando poi la sua opera in tutta l’America, fino all’Argentina. Per ben 27 volte attraversò l’oceano.
Fondò 23 collegi, 137 fra scuole materne, elementari, medie e superiori, 17 orfanotrofi, 8 ospedali, 2 scuole agrarie e altro ancora.
Nel 1909 le fu conferita la cittadinanza americana. A chi le chiedeva motivo del successo di tante opere, madre Cabrini rispondeva con sincera umiltà: “Tutte queste cose non le ha fatte forse il Signore?”. A Chicago, al Columbus Hospital da lei fondato,  dopo un ennesimo viaggio, morì il 22 dicembre 1917.
Il 7 luglio 1946 fu canonizzata e nel 1950 proclamata Patrona di tutti gli Emigranti. Santa Francesca Cabrini è stata la prima santa degli Stati Uniti d’America.
A Sant’Angelo Lodigiano, il paese dove nacque, la sua casa è stata trasformata in piccolo museo e centro di documentazione con centinaia di pubblicazioni di vario genere e in diverse lingue, con materiale portato da tutto il mondo.

Daniela Catalano

 

Data: 21/12/2019



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