52° convegno dei santuari italiani
Era presente anche la delegazione della Madonna della Guardia di Tortona
BERGAMO - Dal 6 al 9 novembre a Sotto il Monte, paese natale di Giovanni XXXIII, il “Papa buono”, ora santo, si è svolto il 52° convegno nazionale dei rettori e degli operatori dei Santuari italiani.
Della Congregazione Orionina erano presenti il rettore don Renzo Vanoi insieme al segretario e cerimoniere del santuario della “Madonna della Guardia” di Tortona Fabio Mogni e al rettore don Ugo Rega della “Madonna dell’Incoronata” di Foggia.
Il convegno è stato incentrato sull’esortazione apostolica “Amoris Laetitia” ponendo l’accento su peccato, misericordia, riconciliazione: dimensioni personali ed ecclesiali.
In tale occasione è stato annunciato da Mons. Rino Fisichella il nuovo assistente ecclesiastico Mons. Carlo Mazza, vescovo emerito di Fidenza per il Collegamento, organismo di sostegno e promozione dei santuari, affinché sviluppino nei fedeli e pellegrini una sempre più crescente fede in Dio, nella devozione alla Vergine Maria e ai santi, e un ritorno a Dio Padre buono e misericordioso, come ha ricordato nelle conclusioni il presidente Padre Mario Magro.
“È sempre una grande gioia e nello stesso tempo un motivo di incontro e confronto il convegno dei santuari italiani – ha detto don Vanoi, rettore della Guardia di Tortona – perché in un clima spirituale e fraterno si assapora il bello di quanto si concretizza nel quotidiano.
In particolare di fronte ai fedeli che nutrono il desiderio di ricevere la misericordia di Dio e noi, come pastori, dobbiamo essere pronti a donare questa forza rigeneratrice dello Spirito e nello stesso tempo ci sentiamo realizzati nel nostro servizio pastorale”.
Quattro intensi giorni in ascolto di interventi e relazioni di illustri oratori che hanno fatto ancor più assaporare “il bello e delicato compito che consacrati e laici sono chiamati a svolgere nei propri luoghi dello Spirito”.
La sede di questo convegno è stata di grande aiuto spirituale: luogo dove si è potuto fare esperienza dell’amore di Dio e vivere momenti di fraternità e di comunione, in un clima cordiale, sereno e gioioso, sotto la paterna protezione di San Giovanni XXIII e della Santa Vergine Maria. Mons. Franco Giulio Brambilla ha esortato a una corretta comprensione di “Amoris Laetitia” dove il discernimento diviene la “via caritatis” che si realizza tra bene promesso e bene attuato.
Don Lorenzo Testa ha presentato il contesto culturale del mondo che viviamo “che non aiuta a comprendere il senso del peccato”.
Don Maurizio Chiodi ha parlato di coscienza, norma e discernimento e di questioni morali di cui si tratta nell’“Amoris Laetitia”.
Don Basilio Petrà ha fatto un breve trattato sulla prassi penitenziale e il discernimento morale, ricordando che la prima attitudine che devono avere i confessori è quella di credere sempre nel penitente, quindi creare un accoglienza fiduciosa.
Infine, la testimonianza bella, forte e commovente del Gruppo “La Casa”, coordinato da Mons. Eugenio Zanetti.
“Nell’augurarci un sereno e fruttuoso anno pastorale – ha terminato il presidente don Magro – affidiamoci alla potenza dello Spirito Santo, affinché, per intercessione della Santa Famiglia di Nazareth, possiamo vivere e testimoniare con forza la gioia del Vangelo, gioia che ci rende discepoli di Cristo e testimoni credibili della misericordia e della tenerezza”.
Data: 17/11/2017