Giovedì, 28 Marzo 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO: Riflessione del Vescovo

PRIMA LETTURA (1Re 19,9.11-13)
Fermati sul monte alla presenza del Signore.

Dal primo libro dei Re

In quei giorni, Elia, [essendo giunto al monte di Dio, l’Oreb], entrò in una caverna per passarvi la notte, quand’ecco gli fu rivolta la parola del Signore in questi termini: «Esci e fèrmati sul monte alla presenza del Signore».
Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 84)

Rit: Mostraci, Signore, la tua misericordia.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.

SECONDA LETTURA (Rm 9,1-5)
Vorrei essere io stesso anàtema, separato da Cristo, a vantaggio dei miei fratelli.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, dico la verità in Cristo, non mento, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua.
Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne.
Essi sono Israeliti e hanno l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse; a loro appartengono i patriarchi e da loro proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen.

VANGELO (Mt 14,22-33)

Comandami di venire verso di te sulle acque.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».

LA SANTA

1/beatrice.jpgSanta Beatrice de Silva Meneses

Il 17 agosto la Chiesa commemora Santa Beatrice de Silva Meneses, proclamata santa nel 1976 da Paolo VI. Nacque a Ceuta nel 1424, cittadina del Nord Africa. Beatrice e i suoi dieci fratelli provenivano da una famiglia nobile.

Dimostrò fin dalla più tenera età una netta predisposizione alla vita contemplativa, sviluppando una particolare devozione per la Beata Vergine e la sua Immacolata Concezione, che sarebbe diventato dogma di fede quattro secoli dopo.
Nel 1443 Beatrice e la sua famiglia si trasferirono in Portogallo, a Campo Mayor, e quattro anni più tardi seguì sua cugina Isabella che sposò don Giovanni II di Castiglia, come dama di compagnia.

La sua grande bellezza però le procurò seri guai.

Persino il re notò la sua particolare avvenenza, benché lei non desse in alcun modo spettacolo di sé.

Isabella si ingelosì di lei e un giorno chiamò la cugina e la rinchiuse in una cassa di legno, confidando che sarebbe morta soffocata.

Beatrice invocò la Madre di Dio e si rassegnò alla morte. Ma la Vergine le apparve in veste bianca e velo azzurro e la rassicurò, dicendole che avrebbe avuta salva la vita.
Quando dopo tre giorni Isabella confessò il suo misfatto, la cassa fu aperta. La ragazza era in buona salute, ma da allora coprì il suo volto con un velo bianco, per celare la sua bellezza e lo tolse solo in punto di morte, quando sulla sua fronte fu trovata una stella.
Si trasferì a Toledo, nel monastero di san Domenico il Reale dove rimase per trent’anni, compiendo opere di carità, e pregando.

Con l’aiuto di Isabella di Castiglia che le donò il palazzo di Galiana in Toledo, con l’annessa chiesa di Santa Fè, fondò l’ordine Ordine delle Suore Concezioniste, approvato con la bolla del 30 aprile 1489 da papa Innocenzo VIII.

Le sorelle vestivano l’abito che la santa aveva visto indossare alla Vergine Maria nell’apparizione che aveva avuto tanti anni prima, una veste bianca con il manto azzurro. La Madonna le apparve di nuovo e le annunciò che sarebbe morta prima della vestizione.

Morì il 16 agosto 1491. Le sue reliquie sono venerate nel monastero della Concezione, a Toledo.

Il monastero nel 1494 adottò la regola delle clarisse.

Daniela Catalano

Data: 11/08/2017



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